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L’operazione, realizzata con la collaborazione di Sopra Steria, società leader europea di consulenza, servizi digitali e sviluppo di software, è basata sul pegno rotativo non possessorio e supportata dalla tecnologia blockchain

 

BPER Banca ha emesso nei giorni scorsi una linea di credito di 15 milioni di euro in favore di Latteria Soresina, primo produttore al mondo di Grana Padano, basato sul pegno rotativo non possessorio e supportata dalla tecnologia di registri digitali condivisi (blockchain).

Questa operazione di finanziamento innovativa, la prima per BPER Banca e tra le prime in Europa, è stata realizzata con la collaborazione di Sopra Steria, società leader europea di consulenza, servizi digitali e sviluppo di software e consentirà al produttore di sostenere i propri investimenti, riducendo allo stesso tempo l’operatività e i costi, oltre a garantire a BPER la sicurezza del bene posto in garanzia, grazie a un presidio della merce con aggiornamenti in tempo reale del controvalore dei pegni.

Nello specifico, BPER Banca metterà a disposizione di Latteria Soresina un finanziamento ricevendo come garanzia forme di Grana Padano. Il produttore conserverà queste forme presso il proprio magazzino (pegno non possessorio) e potrà sostituirle nel corso del tempo con altre forme di pari valore (pegno rotativo). Una peculiarità dell’operazione è quella di poter monitorare in qualsiasi momento la merce posta a garanzia attraverso un sistema di database digitali condivisi tra il produttore e la banca (cosiddetta blockchain).

Il Chief Retail & Commercial Banking Officer di BPER Banca, Stefano Vittorio Kuhn, ha dichiarato: “Questa operazione di finanziamento innovativo rappresenta uno strumento importante per l’accesso al credito delle imprese di eccellenza attive nell’agroalimentare, in grado di accompagnare il settore verso un percorso di specializzazione. Una soluzione ad hoc, che consentirà a Latteria Soresina di avere la liquidità necessaria per sostenere il proprio ciclo produttivo e i propri investimenti”.

“Siamo felici di aver chiuso questa bellissima operazione di finanziamento con i partner di BPER Banca, e di averlo fatto con un’impostazione assolutamente innovativa che, attraverso nuove tecnologie, permette un efficace controllo in tempo reale del prodotto dato in garanzia”, ha affermato il Presidente di Latteria Soresina Tiziano Fusar Poli. “È un percorso di accesso al credito per le imprese come la nostra che, avendo in magazzino prodotti a lunga stagionatura, necessitano di finanziamenti correlati al ciclo produttivo anche al fine di sostenere la gestione corrente e gli investimenti orientati all’efficienza ed alla crescita. La digitalizzazione e le nuove tecnologie sono strumenti sempre più indispensabili a generare sviluppo e ad accompagnare gli imprenditori e le loro società ad essere sempre più competitive e performanti”.

Latteria Soresina è il primo produttore al mondo di Grana Padano (oltre 550.000 forme all’anno) e occupa posizioni leader in altre eccellenze italiane, come il burro e il provolone. Il fatturato del 2022 è stato di 494 milioni di euro (+19%).

La cooperativa cremonese ed i fratelli Oioli raggiungono l’accordo per lo sviluppo di un polo che aggiunge la DOP Gorgonzola alle perle dei prodotti di filiera garantiti dall’azienda Soresinese, costituendo un gruppo che supererà i 500 milioni di euro di fatturato.

 

Latteria Soresina – la principale Cooperativa lattiero casearia italiana di primo grado, leader mondiale nella produzione del Grana Padano e riconosciuta per eccellenze come il Burro, il Provolone, il latte confezionato, ed il Parmigiano Reggiano, raggiunge l’accordo con i fratelli Oioli per l’acquisizione dell’omonimo caseificio specializzato nella produzione di Gorgonzola DOP.

Commenta il Direttore Generale di Latteria Soresina Michele Falzetta: “tecnicamente si tratta di un’intesa che sarà perfezionata nei prossimi giorni e che prevede l’acquisizione da parte di Latteria Soresina del 100% delle azioni di Oioli.

Si tratta di un’operazione strategica volta ad aggiungere tra i prodotti di filiera controllata di Latteria Soresina, anche una DOP importante come quella del Gorgonzola, formaggio che si presta ad essere prodotto con il latte dei nostri soci.
Saremo i primi nel panorama di questa DOP a poter offrire il prodotto Gorgonzola “dalla terra alla tavola” vale a dire garantito costantemente da un processo produttivo interamente controllato da noi a partire dall’alimentazione degli animali dei nostri soci, con i quali da sempre Latteria Soresina ha un patto di filiera.
Non ultimo il Gorgonzola, molto apprezzato anche all’estero, rappresenta la terza DOP italiana dopo quelle del Grana Padano e Parmigiano Reggiano, questi ultimi già ampiamente presenti nel nostro portafoglio.
L’unione tra Latteria Soresina e le competenze di Oioli ci permetterà quindi di offrire al mercato un prodotto di assoluta eccellenza supportato da una struttura aziendale e di filiera robusta, di tutto rispetto ed aprendo ulteriori opportunità sia in Italia ma soprattutto verso l’export.”

Latteria Soresina ha chiuso il fatturato del 2022 con 494 milioni di Euro registrando un più 19% rispetto all’anno precedente.
F.lli Oioli, nata come piccola azienda familiare, si è sviluppata negli anni portando sul mercato nazionale ed estero una DOP Gorgonzola di qualità, raggiungendo nel 2022 un fatturato vicino ai 14 milioni di Euro, con un più 32% rispetto all’anno precedente. Il gruppo così costituito supererà quindi i 500 milioni di Euro di fatturato.

“La F.lli Oioli – dichiara Roberto Oioli Direttore di stabilimento – ha sempre sostenuto l’importanza di valori quali integrità e dedizione al lavoro, mettendo sempre al primo posto le esigenze dei suoi clienti e riscontrando di fatto una soddisfazione sempre crescente. Latteria Soresina possiede la forza per mantenerne il valore sul mercato e la qualità del prodotto, essendo una azienda dalle grandi capacità manageriali e potenzialità sul mercato nazionale e internazionale”.

“Sono proprio i valori, di grande competenza, ma anche umani, come l’onestà, la passione, la dedizione, che abbiamo trovato nei Fratelli Oioli – dichiara il Presidente di Latteria Soresina Tiziano Fusar Poli – oltre agli asset economici di tutto rispetto, che ci hanno convinto a portare a termine questa operazione, in perfetta coerenza con la nostra strategia di crescita nelle DOP italiane più remunerative a cui destinare il latte dei nostri soci. L’obiettivo è quello di far evolvere ulteriormente la Oioli attraverso l’unione di eccellenti competenze, sani valori imprenditoriali e la rete vendita di Latteria Soresina, molto efficace nei mercati nazionali ed internazionali, che avrà ora, nel suo portafoglio prodotti, questa straordinaria eccellenza.”

Latteria Soresina avrà la totale proprietà dell’impresa, ma la responsabilità della guida del caseificio sarà lasciata ai fratelli Oioli, i quali si sono resi disponibili a portare avanti il lavoro con la medesima passione degli anni passati, che hanno visto nascere questa impresa per merito del papà Giovanni e poi crescere in modo così positivo.

“I fratelli Oioli – dichiara Gabriele Oioli Responsabile di produzione della – hanno ponderato questa scelta e sono giunti alla conclusione che l’acquisizione da parte di Latteria Soresina avrebbe dato all’azienda la garanzia di una futura continuità, sia per quanto riguarda il progetto iniziale del padre, Giovanni Oioli, che per tutti i dipendenti del caseificio, che fanno parte dell’azienda familiare e ne costituiscono parte integrante.”
“Crediamo inoltre – dichiara Maurizio Oioli Responsabile commerciale della Oioli F.lli – che entrare a far parte di un gruppo grande e solido come Latteria Soresina permetterà all’azienda di continuare a crescere sul mercato come fatto negli anni scorsi nei quali si è riusciti a superare con sicurezza sia le problematiche della pandemia che quelle della crisi energetica e di reperibilità di materia prima che, purtroppo in questo periodo, ancora stanno influendo pesantemente sul mercato”.

Per la gestione ordinaria quindi sarà garantita la continuità in attesa delle evoluzioni più future previste dal piano di sviluppo commerciale e produttivo.

Latteria Soresina – la principale Cooperativa lattiero casearia italiana di primo grado, leader mondiale nella produzione di Grana Padano – entra in Università come case history di eccellenza sul tema del Rebranding.

La sede scelta è l’Accademia Universitaria Santa Giulia di Brescia, per gli studenti dei corsi Comunicazione Pubblicitaria (Laurea Triennale) e Fenomenologia dell’Immagine (Laurea Magistrale) dell’Accademia.

L’incontro formativo ha avuto come focus il tema del “Rebranding” e la valorizzazione dell’identità di Marca tra offline e online. 

L’Accademia di Belle Arti di Brescia Santa Giulia è parte integrante del sistema pubblico dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (AFAM) afferente al Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR). È tra le prime Accademie italiane ad aver recepito le indicazioni ministeriali che hanno fatto evolvere il sistema formativo delle Accademie statali e legalmente riconosciute. Santa Giulia è tra le realtà educativo-formative gestite dalla Cooperativa Foppa; costituisce un’oggettiva istituzione che da oltre 20 anni è impegnata nella formazione di livello nazionale e internazionale.

La speciale lezione ha visto la partecipazione del Direttore Marketing e Comunicazione di Latteria Soresina Gianluca Boschetti e del Creative Director e Project manager di New Target, Antonio Noventa, agenzia di comunicazione che ha curato l’intera esecuzione del progetto. Durante l’incontro è stato presentato agli studenti il percorso di marketing comunicazionale e creativo che ha portato all’aggiornamento dell’immagine percepita del brand, a partire dal completo restyling dei packaging.

La collaborazione di New Target con Latteria Soresina è iniziata nel 2018 con lo studio del catalogo digitale, a cui è seguito il restyling del sito web, arricchito di nuovi video istituzionali, contenuti informativi e focus di prodotto. Nel Gennaio 2021 New Target ha vinto la gara, indetta dal board aziendale, per l’importante azione di rebranding. L’impegno dell’agenzia non si è limitato alla strategia creativa o al coordinamento d’immagine: in soli 6 mesi l’agenzia è riuscita a dar vita a 280 packaging differenti, orchestrando l’intera macchina dei lavori in ogni fase operativa.

Durante la lezione in Accademia Santa Giulia è stato appunto presentato e motivato il dialogo collaborativo tra Agenzia e Latteria Soresina in ogni touchpoint di comunicazione: dallo sviluppo della nuova immagine alla campagna di lancio on/off line, mettendo in campo un nuovo e-commerce interattivo, una web-app, la release di una serie di video corporate, ADV, strumenti di promozione e referral marketing e un piano editoriale social dedicato.

Gli studenti hanno potuto conoscere in dettaglio il significato di questo progetto di rebranding, uno dei più importanti a livello nazionale degli ultimi anni nel mondo della comunicazione aziendale, considerando anche che Latteria Soresina è un brand storico italiano con oltre 120 anni di attività e si colloca ai vertici del settore lattiero-caseario.

 

CREDEM E LATTERIA SORESINA: PRIMA OPERAZIONE IN EUROPA DI FINANZIAMENTO CON PEGNO ROTATIVO
E TECNOLOGIA BLOCKCHAIN

Un sistema innovativo di registri digitali condivisi sviluppato con Sopra Steria consentirà il costante monitoraggio della merce posta a garanzia del finanziamento di 20 milioni di euro con numerosi vantaggi per la banca e il produttore.

 

Il Gruppo Credem, tra i principali gruppi bancari italiani e tra i più solidi a livello europeo, ha finalizzato nei giorni scorsi un finanziamento di 20 milioni di euro a favore di Latteria Soresina, primo produttore al mondo di formaggio Grana Padano, basato sul pegno rotativo non possessorio e supportata, per la prima volta in Europa, dalla tecnologia di registri digitali condivisi (blockchain). Questa operazione, realizzata grazie alla collaborazione con Sopra Steria, permetterà al produttore di sostenere i propri investimenti, riducendo allo stesso tempo l’operatività e i costi e garantendo alla banca la sicurezza del bene posto in garanzia, grazie ad un presidio della merce con aggiornamenti in tempo reale del controvalore dei pegni, collegato al valore della camera di Commercio di Milano.

In particolare, l’istituto metterà a disposizione della Latteria una linea di credito ricevendo come garanzia forme di grana padano. Il produttore conserverà queste forme presso il proprio magazzino (pegno non possessorio) e potrà sostituirle nel corso del tempo con altre forme di pari valore (pegno rotativo). La novità assoluta di questa operazione è che, per la prima volta in Europa, sarà possibile monitorare costantemente la merce posta a garanzia tramite un sistema di database digitali condivisi tra il produttore e la banca (blockchain), sviluppati in collaborazione con Sopra Steria, uno dei leader europei della consulenza, dei servizi digitali e dello sviluppo software. L’operazione è stata realizzata in collaborazione con lo Studio Legale Demuro Russo per la parte contrattuale.

Credem conferma ulteriormente il proprio storico impegno nel sostenere le imprese nel loro percorso di sviluppo e di crescita curando il loro benessere finanziario, anche attraverso una costante innovazione nell’offerta di prodotti e servizi. “Questa operazione di finanziamento rientra in un più ampio progetto di sostegno alle aziende del Paese, che Credem porta avanti da sempre e che ha rafforzato in questo periodo di crisi pandemica.”, ha dichiarato Corrado Biuso, Responsabile Commerciale Medie e Grandi Imprese di Credem, “Abbiamo voluto studiare una soluzione di finanziamento su misura, la prima in Europa di questo tipo per cui è stata impiegata la tecnologia blockchain, che potrà essere da qui in avanti uno strumento importante per supportare quelle aziende che, come Latteria Soresina, necessitano di liquidità, per il ciclo produttivo o per sostenere gli investimenti, a fronte di lunghe giacenze del prodotto in magazzino prima della vendita”.

“Siamo felici di aver chiuso questa bellissima operazione di finanziamento con i partner di Credem, ma soprattutto di averlo fatto con un’impostazione assolutamente innovativa, che attraverso nuove tecnologie, permette un efficace controllo in tempo reale del prodotto dato in garanzia”, dichiara il Presidente di Latteria Soresina Tiziano Fusar Poli. “Si apre così di fatto un nuovo percorso di accesso al credito per le imprese come la nostra che, avendo in magazzino prodotti a lunga stagionatura, necessitano di finanziamenti correlati al ciclo produttivo anche al fine di sostenere la gestione corrente e gli investimenti orientati all’efficienza ed alla crescita. E’ uno dei tanti esempi concreti di come la digitalizzazione e le nuove tecnologie siano strumenti sempre più indispensabili a generare sviluppo e ad accompagnare gli imprenditori e le loro società ad essere sempre più competitive e performanti”.

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Il Gruppo Credem, tra i principali istituti bancari italiani e tra i più solidi d’Europa, è quotato alla Borsa Italiana ed ha un total business al 30 settembre 2021, tra raccolta complessiva e prestiti, pari a quasi 120 miliardi di euro.

Latteria Soresina: è il primo produttore al mondo di Grana Padano (oltre 500.000 forme all’anno) e occupa posizioni leader in altre eccellenze italiane, come il burro e il provolone. Il fatturato del 2021 è stato di 414 milioni di € (+10%)

Sopra Steria: uno dei leader europei della consulenza, dei servizi digitali e dello sviluppo di software. Con 45.000 dipendenti in 25 paesi, il Gruppo ha generato ricavi per 4,1 miliardi di euro nel 2018 (quotato alla Borsa di Parigi)

Studio Legale Demuro-Russo: boutique legale che presta assistenza e consulenza a favore dell’impresa privata e pubblica in ogni sua fase di attività e di sviluppo.

 

Venerdì 26 Novembre 2021 nell’ambito dell’evento «Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona», si è tenuta l’asta di una forma di Grana Padano DOP dello storico caseificio di Latteria Soresina CR 117 stagionato oltre 40 mesi.

I proventi dell’asta sono stati devoluti interamente a MEDeA Medicina e Arte Oncologia Cremona e a ACCD Associazione Cremonese per la Cura del Dolore.

«Ringrazio Latteria Soresina per questa iniziativa che mostra un valore umano altissimo. Questo generosissimo gesto contribuisce a supportare la nostra associazione (ACCD) la cui storia  comincia nei primissimi anni ’80, da quando nell’ospedale di Cremona fu attivata una sezione di terapia del dolore e cure palliative, prima in Italia a portare questo nome. Se esistiamo a distanza di così tanti anni, lo dobbiamo proprio alla generosità delle persone e a gesti concreti come quello di Latteria Soresina, che ci permettono di garantire ai nostri ospiti una sempre migliore qualità assistenziale», Antonio Auricchio presidente Accd (www.accdcr.org).

«Ci uniamo alle parole del presidente Antonio Auricchio, nel ringraziare di cuore Latteria Soresina per questa iniziativa, che va a sostenere anche le attività di MEDeA rivolte ai pazienti oncologici e alle loro famiglie. In particolare abbiamo destinato i proventi dell’asta al progetto Magico Natale Magica Medea, operazione di christmas charity che sta coinvolgendo tutto il territorio cremonese sul delicato tema del percorso di cura oncologica». MEDeA Organizzazione di Volontariato, Oncologia Cremona (www.magiconatale.medeaonlus.org).

Latteria Soresina, MEDeA e ACCD ringraziano l’azienda Alta Italia che si è aggiudicata la preziosa forma di Grana Padano DOP. Con queste parole Agostino Bolli, Direttore di Alta Italia, ha espresso soddisfazione a nome dell’azienda: «Abbiamo aderito molto volentieri a questa iniziativa benefica di Latteria Soresina a favore di MEDeA e ACCD. Siamo lieti che anche il nostro piccolo contributo possa aiutare chi ogni giorno, con amore e dedizione, offre il proprio fattivo sostegno alle persone colpite da gravi patologie e ai loro familiari».

Anche Roberto Biloni, Presidente di Cremonafiere che ha organizzato l’asta nell’ambito delle Fiere Zootecniche Internazionali, conferma: «Siamo molto soddisfatti dell’eccezionale risposta avuta sull’iniziativa di beneficenza legata all’asta, è stata l’occasione in cui il mondo della produzione e della trasformazione sono stati in grado di generare importanti effetti positivi ed evidenziando quanto il mondo allevatoriale sia parte della quotidianità e sia vicino al consumatore. È stata un’esperienza nuova e innovativa da ripetere».

Il successo dell’iniziativa costituisce un caso esemplare di come l’impegno congiunto di soggetti diversi sia fattore di valorizzazione dei tesori del territorio e insieme ottenga effetti benefici sulle persone che in esso vivono e lavorano.

Salute, biosicurezza, digitalizzazione e Pac sono stati gli argomenti al centro di due incontri che la cooperativa lattiero casearia ha organizzato con i suoi soci ed esperti del settore.

 

La salute e il benessere degli animali è sempre più sotto l’attenzione dell’Unione europea.
La qualità dei prodotti che arrivano in tavola è strettamente connessa agli standard degli allevamenti. Latteria Soresina ha posto da venti anni questo tema al centro della sua strategia.

Di benessere animale si è discusso ieri in due incontri tenutisi nella sala conferenze della sede soresinese della Latteria ai quali hanno partecipato i soci e alcuni specialisti del settore. Si è parlato anche di Biosicurezza, Nuova PAC e Digitalizzazione della Filiera. Sono intervenuti il medico veterinario Nicoletta Colombo e il Dr. Adriano Gobbi relativamente al Benessere animale; il Dr. Mario Comba per quanto riguarda la Biosicurezza mentre Cecilia Balletta ha trattato le tematiche della nuova PAC e Mattia Vagni la digitalizzazione della filiera.

Gli animali da allevamento hanno bisogni simili a quelli dei loro antenati selvatici, sebbene alcune necessità si siano modificate nel corso della domesticazione.

Esistono studi scientifici che hanno definito cosa si intende per benessere animale. In sintesi si tratta di garantire ad essi cinque libertà:  libertà dalla fame, dalla sete e dalla cattiva nutrizione; la libertà dai disagi ambientali; la libertà dalle malattie e dalle ferite; la libertà di poter manifestare le caratteristiche comportamentali specie-specifiche; la libertà dalla paura e dallo stress.
E’ importante garantire ad essi anche la libertà di essere animali, cioè quella di non essere costretti, come spesso nel caso degli animali d’affezione, ad antropomorfizzarsi, cioè ad essere trattati, nutriti, vestiti, come esseri umani e magari di non poter vivere  nessun tipo di socialità con propri simili, perché quasi sempre da soli o in compagnia di umani, o in gabbiette/ vaschette, o situazioni simili.

Alcune tra queste “libertà” sono universalmente riconosciute e applicate naturalmente dagli allevatori, altre rientrano nelle competenze “storiche” del medico veterinario, mentre le ultime due rappresentano qualcosa di non sempre immediata comprensione e applicazione, rientrando in quel bagaglio scientifico che deve essere fatto proprio da tutti gli operatori del settore ed in particolare dal medico veterinario.

Le due ultime libertà, le più difficili da valutare oggettivamente, rappresentano i punti cardine della normativa europea relativa al benessere degli animali da allevamento.

Nel valutare il benessere di un animale si considera la capacità di adattamento a specifici ambienti e le caratteristiche delle strutture (pavimentazioni, microclima, pulizia) utilizzate per l’allevamento, la qualità della lettiera e la numerosità dei gruppi di animali.
Il benessere animale è condizione basilare per produrre alimenti di alta qualità. L’obiettivo è garantire al consumatore prodotti provenienti da allevamenti non inquinanti per l’ambiente e dove gli animali vengono allevati secondo criteri che ne rispettino le esigenze fondamentali.
“I nostri allevatori sono generalmente innamorati del loro lavoro, della loro terra e degli animali, sapendo molto bene che la loro vita,  quella delle loro famiglie ed il loro futuro di agricoltori ed allevatori, è direttamente proporzionale a quanto rispetto ed amore danno alla terra ed ai loro animali” dichiara il presidente di Latteria Soresina Tiziano Fusar Poli.
Qualunque allevatore sa molto bene come un animale in condizioni di benessere produca di più e meglio. E non è per nulla vero che gli  negli allevamenti intensivi, vivano una situazione di minor benessere, anzi. Gli allevamenti intensivi sono spesso quelli meglio attrezzati ed organizzati per offrire buone condizioni di vita agli animali, poichè in essi, tra l’altro,  possono vivere in grandi gruppi, nei quali  riescono a esprimere meglio le loro attitudini sociali e gerarchiche. Inoltre è scientificamente dimostrato che il Kg di latte prodotto in un allevamento intensivo, è meno impattante sull’ambiente di quello prodotto in un allevamento estensivo.

Non a caso Latteria Soresina da sempre si è attivata per interpretare al meglio, nelle stalle dei propri allevatori, le migliori pratiche per il benessere animale. La convinzione non è solo di mero carattere etico, ma di fatto la cooperativa cremonese ha fatto del benessere animale una scienza utile alla sostenibilità dell’impresa: animali che stanno meglio, vivono meglio e fanno latte di migliore qualità, condizione necessaria per gli obiettivi aziendali di valorizzazione dei suoi trasformati lattiero caseari.

Già nel 2017 Latteria Soresina con un noto spot fu la prima a promuovere il sistema di benessere animale come valore anche per il cliente finale.

Altro tema fondamentale è la Biosicurezza. Negli allevamenti bovini la biosicurezza rappresenta l’insieme di strategie, mezzi e procedure gestionali tese a prevenire o limitare l’introduzione e la diffusione di rischi biologici e chimici che potrebbero causare stati patologici negli animali.

E’ fondamentale la programmazione e la corretta applicazione di un buon piano di biosicurezza all’interno di un allevamento di bovini per evitare epidemie, quindi come supporto ai piani di profilassi. Questo significa interventi fondamentali quali la movimentazione degli animali, l’igiene delle stalle e dei locali di servizio e la formazione del personale.

Un buon piano di biosicurezza non richiede forti investimenti economici, ma solo semplici misure da intraprendere nella routine gestionale dell’azienda.

Un altro tema trattato è quello della digitalizzazione della filiera.
L’introduzione di nuove tecnologie è risultato essenziale anche per migliorare l’impatto ambientale delle produzioni agricole e dell’allevamento della filiera Latteria Soresina, con grandi risultati misurati e misurabili. Nuove pratiche agronomiche, nuovi strumenti informatici, una sensibilità sempre più diffusa, hanno permesso una riduzione significativa di utilizzo di farmaci, di concimi e di presidi sanitari. Una grande diffusione fra i soci della Cooperativa Soresinese ed all’interno delle sue fabbriche, di biogas e pannelli fotovoltaici, hanno generato una grande produzione di energia da fonti rinnovabili, con una conseguente importante riduzione di emissioni di CO2 in atmosfera, realizzando di fatto, nel caso di produzione di energia dai reflui dell’allevamento, quell’economia circolare che deve essere il modello da diffondere sempre più.

La cooperativa ha attuato un piano di efficientamento degli stabilimenti del latte confezionato, tutelando l’organico e migliorando l’impatto ambientale. Meno plastica nelle bottiglie e cambio del packaging. Ottimizzate le linee produttive.

 

Latteria Soresina, cooperativa di circa 200 soci per la trasformazione del latte, spinge sull’acceleratore per un maggiore efficientamento degli impianti produttivi e maggiore attenzione all’ambiente. Due direttrici che  hanno come obiettivo comune assicurare al cliente il miglior prodotto con il più alto livello di servizio e controlli garantiti e certificati lungo tutta una filiera praticamente a chilometro zero.

Sono stati attuati una serie di progetti che riguardano l’intera categoria  del latte confezionato, gli impianti produttivi e il confezionamento dei vari formati e tipologie a marchio Soresina, Latte Milano, Bergamo, Pavilat, Clab e a marchio di diversi clienti della GDO.

Il primo progetto è finalizzato a rendere più efficienti a livello produttivo gli impianti di trasformazione e confezionamento del latte. Sono stati ottimizzati i due stabilimenti di Peschiera Borromeo e di Soresina portando tutta la produzione nella sede Soresinese della cooperativa. Questo ha consentito di ridurre i costi logistici e di stoccaggio senza impatti sull’organico. Sono stati tutelati i lavoratori delle diverse sedi.

A questo efficientamento si aggiunge il lavoro fatto sulle confezioni.

E’ stata ridotta la grammatura delle bottiglie di plastica, con una diminuzione del materiale utilizzato ma garantendo le stesse performance di prodotto. Questo fa parte dell’impegno della cooperativa, portato avanti da tempo, sul fronte della sostenibilità ambientale. Sono stati inoltre rivoluzionati i formati del latte a lunga conservazione.

L’efficientamento produttivo, infatti, è stato accompagnato dalla scelta   strategica di sostituire gli attuali formati in uso (Brik, Slim e Square) a favore di un formato innovativo: l’Edge. La sua caratteristica è di conservare la forma rettangolare aggiungendo un caratteristico pannello superiore inclinato che migliora le prestazioni di servizio della confezione.

Il pannello superiore angolato favorisce il versamento e il bordo alto della confezione protegge il tappo e crea robustezza. Questo cambio innovativo ne consente un più pratico utilizzo. Le confezioni si avvalgono anche del nuovo restyling grafico che prevede una migliore comunicazione delle informazioni nutrizionali importanti esaltando alcuni grandi valori distintivi sempre più apprezzati come il benessere animale, i controlli garantiti e certificati lungo tutta la filiera, l’impegno per l’ambiente tramite l’utilizzo di carta FSC, riduzioni di plastica e utilizzo di materiale riciclato, oltre a chiare indicazioni di smaltimento delle varie componenti. Questi temi si trovano in ogni singola nuova confezione prodotta nello stabilimento di Soresina.

C’è l’analisi, preoccupante, dell’Istat. E ci sono le imprese che hanno resistito prima e guardano con fiducia al rilancio ora. A raccontare resilienza e ripartenza di questi mesi per Latteria Soresina, nel corso del dibattito #cipuoicredere, promosso insieme a Confcommercio e dal gruppo panificatori è stato il direttore generale Michele Falzetta: «Anche Latteria Soresina nel periodo di massima criticità della pandemia, come tutti, si è trovata a gestire una serie di emergenze. Il primo passo per noi era mettere in sicurezza i dipendenti. Abbiamo da subito applicato protocolli ancora più restrittivi di quelli previsti dalle normative. Penso alla organizzazione, in modo scrupoloso, delle turnazioni di quelle persone che avevano situazioni di salute proprie o dei familiari dubbie».

L’altra urgenza era quella dell’approvvigionamento dei dispositivi di protezione individuali: «Non si trovavano mascherine ed igienizzanti a sufficienza. Avevamo bisogno di 3.000 mascherine ogni settimana, introvabili a qualsiasi prezzo. Ci siamo così organizzati per autoprodurceli, ovviamente con standard di sicurezza adeguati. Parallelamente abbiamo incentivato ed organizzato lo smart working, affrontando la difficoltà di reperire velocemente, sul mercato, nuovi pc portatili».

L’altra urgenza, la riorganizzazione produttiva: «Se da una parte ha visto alcuni reparti sofferenti per la mancanza per malattia di quasi il 30% del personale, dall’altra ha dovuto affrontare richieste dei supermercati in alcuni casi del 200/250% superiori alla norma e per contro ordini tagliati e bloccati per i prodotti destinati ai bar, ristoranti ed altri locali pubblici. Nello stesso tempo abbiamo deciso di destinare parte del budget delle attività di marketing attraverso donazioni di queste produzioni alle associazioni umanitarie impegnate verso le famiglie bisognose o agli ospedali da campo. Tutto ciò continuando a fare impresa, a produrre alimenti fondamentali ed a consegnarli anche nelle zone rosse.»

«Ricordo la collaborazione con i prefetti per gli urgenti permessi straordinari necessari per poter valicare i posti di blocco intorno a queste zone – conferma il direttore di Latteria Soresina — e il coraggio dei nostri venditori che, per quanto protetti, dovevano continuare il loro servizio in territori che presentavano scenari inimmaginabili solo qualche giorno prima.
Ora del Coronavirus abbiamo imparato qualcosa, ma in quel periodo c’era solo buio, paura e ospedali sovraccarichi. D’altro canto il prodotto alimentare non può aspettare. Chissà cosa sarebbe successo se i supermercati fossero rimasti veramente vuoti di alimenti… Non abbiamo mai sprecato una goccia di latte conferito dai nostri soci, non abbiamo mai tagliato alcun ordine e gestito con grande collaborazione della distribuzione eventuali inevitabili ritardi di consegna».

Di quei mesi Falzetta ricorda le decisioni coraggiose. «Non abbiamo mai pensato di restare in attesa ma abbiamo affrontato faccia a faccia ogni difficoltà sopraggiunta. Nel frattempo, mentre i supermercati erano più impegnati a gestire la forte richiesta a discapito di inserimenti di innovazioni che si riducevano drasticamente, abbiamo continuato a progettare e ad investire sugli sviluppi, non solo di prodotto ma anche di processo, guardando al nostro futuro, a quello delle nuove generazioni e alle sfide della sostenibilità. Non sto parlando solo di quella economica sempre più richiesta di efficientamenti, ma soprattutto alle sfide ambientali e sociali che dovremo affrontare. Abbiamo constatato da questa esperienza – tracciando un bilancio non solo sul piano economico – di avere intorno persone solide, resilienti e capaci, dai nostri lavoratori ai nostri soci, dai nostri fornitori, alle istituzioni e a tutto il resto del tessuto sociale che ci circonda. Posso dire che abbiamo toccato con mano il vero valore di quel capitale intangibile che non si vede dai bilanci: sto parlando del valore delle persone e della loro capacità di fare sistema, sia a livello aziendale ma soprattutto a livello sociale complessivo». Valutazioni di cui tenere conto anche in futuro. «E’ questo – conclude Falzetta – che va nutrito, attraverso la diffusione di quella cultura e quei valori che la pandemia ha esaltato e che possiamo dire, con ancora più  convinzione, che ci appartengono nel profondo, mostrando fiducia ed aiuti concreti a coloro che hanno dimostrato, di fronte a tutto ciò, di avere grandi capacità e grande forza».

Può un ritorno alle origini essere una rivoluzione per un brand? Sì se è il nuovo capitolo della storia di Latteria Soresina, una delle più importanti realtà del settore lattiero caseario italiano e prima produttrice di Grana Padano al mondo. Atteso per i prossimi mesi un importante progetto di restyling della corporate identity che toccherà packaging, sito web, social e mass media.

 

Latteria Soresina annuncia la sua nuova brand image. Risultato di un percorso di analisi che ha coinvolto l’ufficio marketing, il trade commerciale oltre a ricerche di mercato sul consumatore finale. Il restyling esalta i valori da sempre presenti in 120 anni di storia del marchio: la qualità e la freschezza di prodotti capaci di conquistare intere generazioni di famiglie italiane; la sapienza delle mani dei casari, il benessere animale, i controlli garantiti e certificati lungo tutta una filiera praticamente a kilometro zero, sino all’impegno per la tutela del proprio territorio nel quale il brand è radicato da tempo; e quindi la tradizione autentica, eterna ed inimitabile della Pianura Padana, cuore verde che Latteria Soresina è fiera di rappresentare.

“Era arrivato il momento di rivedere l’immagine aziendale”, dichiara Tiziano Fusar Poli Presidente di Latteria Soresina. “Gli attuali pack esprimono sicuramente il forte legame con la nostra storia e questa riconoscibilità ha contribuito a costruire la notorietà della nostra azienda, ma alcuni grandi valori distintivi sempre più apprezzati dal consumatore, non sono esaltati al meglio ed in modo coordinato. Il consolidamento della nostra company brand e di alcuni iconici e riconosciuti simbolismi creativi, sono stati la base per costruire una nuova grafica.  Il lavoro è figlio di una grande collaborazione di squadra tra agenzia creativa, marketing, vendite e comitato di gestione, che voglio ringraziare. Il risultato: la capacità di centinaia di articoli di dare continuità al passato ma anche di esprimere al meglio tutte le potenzialità dei nostri prodotti, identificando in modo inequivocabile e distintivo, con coordinazione ed armonia, ogni nostra singola confezione.”

Latteria Soresina infatti traduce questa dichiarazione di fedeltà a sé stessa ed al proprio passato interpretandola, attraverso questa evoluzione grafica, con codici di comunicazione e valori attuali, in una strategia crossmediale che muoverà i primi passi sui canali digitali per culminare in un nuovo packaging: una vera e propria veste pensata per tutti i suoi prodotti. Ogni touchpoint del brand è stato rivisitato e reso ulteriormente riconoscibile per il mercato, per le imprese zootecniche associate alla Cooperativa Latteria Soresina, per la filiera commerciale e ovviamente per il consumatore finale.

Tutti gli elementi della nuova immagine fanno capo a un concept emerso durante le fasi della consultazione organizzata da Latteria Soresina nel 2020 e a cui hanno partecipato alcune tra le più importanti agenzie di comunicazione italiane del settore food. Il concept, già definito, verrà svelato insieme alla strategia nei prossimi mesi e si declinerà in modo trasversale su un ampio ventaglio di strumenti: packaging e canali digitali, testate di settore, quotidiani e magazine rivolti al grande pubblico, digital PR, social media, spazi su siti e portali tematici e tante azioni che puntano al coinvolgimento delle istituzioni.

Le fasi iniziali della strategia punteranno principalmente su uno storytelling e sul coinvolgimento del target attraverso un mood affascinante ed evocativo che mette al centro la scoperta dei valori del brand e della sua storia.

Perché il nuovo capitolo di Latteria Soresina rappresenta al contempo l’arrivo di una tappa e la immediata ripartenza di un’altra, nell’ideale corsa infinita verso un futuro di progresso continuo, nel rispetto ed in coerenza con i valori, “la genuinità e la bontà del proprio passato”.

 

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La Cooperativa cremonese entra in un mercato del valore di circa 6 miliardi di euro creando kit di qualità per festeggiare i momenti magici della nostra vita. D’ora in poi lo spumante Italiano avrà un alleato prestigioso.

 

Dove c’è festa c’è Latteria Soresina. La Cooperativa cremonese presieduta da Tiziano Fusar Poli, che conta oggi circa 200 soci conferenti latte, ha lanciato una iniziativa di qualità: kit con prodotti aziendali super raffinati, adatto a qualsiasi occasione da celebrare, dal matrimonio al compleanno, all’anniversario. D’ora in poi lo spumante italiano avrà un alleato prestigioso.

I prodotti lattiero caseari sono i re della tavola e Latteria Soresina ha pensato di creare delle confezioni regalo esclusive, che potranno essere ordinate con un click. Bisogna andare al sito latteriasoresina.it nella sezione dedicata allo shop, oppure andare direttamente al link shop.latteriasoresina.it e sarà come entrare in una boutique con prodotti di alta qualità, che possono essere apprezzati nella quotidianità, ma possono anche diventare un regalo per i momenti magici della nostra vita. L’ordine minimo è di 50,00 € e le spese di spedizioni sono incluse. La consegna avviene in tutta Italia e tramite appositi corrieri refrigerati, così da mantenere la catena del freddo dei prodotti dalla produzione al domicilio, garantendo sempre elevati standard qualitativi tutto l’anno.

Il packaging è curato nel dettaglio per farsi o fare un regalo esclusivo e di classe: ci sono le cassette in legno in stile vintage che racchiudono tutte le principali produzioni, fino alle confezioni singole di Grana Padano di diverse stagionature, per i palati più esigenti. Tradizione e tecnologia contribuiscono al successo dell’iniziativa. In qualsiasi momento sarà possibile acquistare il kit per dare qualità e festeggiare un evento. Latteria Soresina ha utilizzato lo strumento dell’e-commerce per rendere più facili gli acquisti.

Secondo i dati dell’Osservatorio eCommerce B2c promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano e Netcomm, il Consorzio del Commercio Elettronico Italiano, l’e-commerce nel 2020 crescerà del 26% che, tradotto in euro, significa una quota complessiva di ben 22,7 miliardi, con un aumento di 4,7 miliardi rispetto all’anno precedente. Fra i settori emergenti in tale canale vi è anche la sezione Food and Grocery, che registra un più 56% e previsto in continua e forte crescita anche nei prossimi anni.

L’obiettivo di Latteria Soresina è di essere presente con qualità e professionalità all’evoluzione del mercato e l’esplosione dell’e-commerce rappresenta la novità del momento. Il web sarà sempre più un riferimento per il consumatore per i vantaggi che offre. Latteria Soresina in tale direzione ha creato una pista di lancio che non vuole sostituirsi alla distribuzione tipica dei supermercati, ma rivolgersi a momenti emotivi specifici come quelli, ad esempio, che riguardano eventi esclusivi di vita. L’obiettivo di presidiare il mondo dell’esclusività con delle specialità di difficile reperimento, consegnate direttamente a famiglie anche lontane dal committente, con un servizio di qualità.

Presidiare questo settore per l’azienda di Tiziano Fusar Poli significa avere una leva di marketing esclusiva che sorprenderà piacevolmente il consumatore. Il progetto, appena nato, prevede un’ulteriore evoluzione con la Pasqua 2021.

Latteria Soresina ha un caveau di forme di Grana Padano e Parmigiano Reggiano del valore di circa 180 milioni di euro, con una giacenza media di circa 14 mesi. Tra il 2017 e il 2018 il fatturato della Cooperativa è cresciuto di circa 10 milioni di euro (+2,7%). Il giro d’affari è aumentato di oltre 35 milioni (+9,8%), passando da 375 milioni nel 2018 a oltre 411 milioni nel 2019. L’export nel 2019 è cresciuto del 12,3% ed è stato pari a 92 milioni.

LATTERIA SORESINA
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